Il Messaggero Sedusse con Promesse di Denaro Coloro che lo Seguirono
L'ottava menzogna da confutare è la seguente
L’impostore afferma che l'obiettivo islamico è economico e politico, tale la fondazione di un regno, e che il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) si è ingraziato i seguaci seducendoli con il denaro ed il potere, poiché gli annunciava la conquista dei tesori di Cosroe e di Cesare.[11]
Prima di evidenziare la falsità di questa affermazione, vorrei segnalare che è plausibile sia per i Nazareni ed i Musulmani, che tra i segni della profezia vi sia quello di informare dell'invisibile. [12]. E nel medesimo hadith (detto del profeta) a cui si riferisce Zaccaria Butrus, il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) ha informato della conquista della Persia e di Bisanzio e della sicurezza e della pace che si diffonderà nella penisola araba dopo un periodo di terrore.
Il hadith completo come fu riferirto da Al-Bukhari e narrato da ‘Adiyy ibn Hatim (che Allah si compiaccia di lui) afferma: “Mentre ero presso il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) giunse un uomo che si lamentava della povertà e poi ne giunse un altro che si lamentava dell’insicurezza e della criminalità. Il Profeta chiese: “O ‘Adiyy, hai mai visto Al-Hira?” Gli risposi: “Non l'ho mai vista, ma me ne hanno parlato.” Il Profeta disse: “Se avrai una lunga vita, vedrai le donne partire da Al-Hira [1] e girare intorno la Kaa'ba senza temere nulla eccetto Allah.” ‘Adiyy: “Pensai tra me e me, dove saranno i malviventi della tribù di Tayyi’ che hanno intimidito finora la gente?”
Il Profeta continuò: “Se avrai una lunga vita, conquisterai i tesori di Cosroe.” Gli chiesi: “Cosroe, figlio di Hormuz?” E lui (pace e benedizioni di Allah su di lui) mi rispose di sì. “Se avrai una lunga vita” il Profeta proseguì: “vedrai l'uomo che offre una manciata d'oro o d'argento e nessuno la accetta. ‘Adiyy disse: “Ho sentito il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) dire: “Evitate il fuoco anche con la metà di un dattero e chi non ha la metà di un dattero, lo eviti anche solo con una buona parola” ‘Adiyy disse: “Rimasi in vita sino a vedere le donne che partendo da Al-Hira compivano i giri intorno alla Kaa'ba senza temere nulla eccetto Allah, ed ero tra quelli che hanno conquistato i tesori di Cosroe, figlio di Hormuz e se avrete una lunga vita, vedrete ciò che ha riferito il Profeta Abu Al-Qasim (pace e benedizioni di Allah su di lui)." [ 13 ]
Il hadith comprende annunci riguardanti l’ignoto. La domanda è: Chi ha informato il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui)? L’ha informato Il Sapiente, Il Ben Informato, Colui che lo ha inviato come nunzio e ammonitore per tutto il creato. Il hadith è inserito in un contesto di una storia che da sola nega le menzogne di Butrus, il quale ha diffamato deliberatamente il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) dicendo che aspirava a diventare re o alla supremazia sugli arabi e sui non arabi.
‘Adiyy racconta la storia del proprio ritorno all'Islam.
"Partii alla volta di Medina per incontrare il Messaggero di Allah (la pace e le benedizioni di Allah su di lui). Mi recai da lui nella moschea e lo salutai. Mi chiese: “Chi sei?” Gli risposi: “Sono ‘Adiyy ibn Hatim”. Il Profeta mi portò a casa sua, ma per strada incontrò una donna anziana e debole che si fermò molto tempo con lui parlandogli delle sue esigenze. Pensai tra me e me: “Questo non è un re”. Il Profeta proseguì verso strada ed entrò a casa sua, prese un cuscino di cuoio riempito di fibre e me lo diede dicendo: “Siedi qui su.” Gli risposi: “No, siedi tu, o Profeta”. Allora lui mi ripeté: “Siedi tu”. Mi sedetti sul cuscino mentre il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah su di lui) si accomodò a terra. Pensai tra me e me: “Queste non sono le condizioni di un re.” Dopodiché il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah su di lui) mi chiese: “Non appartenevi alla rucusìa [2]”? Gli risposi di sì. Mi disse: “Non prendevi al-merba' [3] della tua tribù?” Gli risposi di sì. Mi disse: “Questo fatto è proibito nella tua religione.” Gli risposi: “Giuro su Allah che sì, e mi resi conto che era un Profeta inviato e conosceva ciò che è sconosciuto”[14].
‘Adiyy era il principe della sua tribù e odiava così tanto il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah su di lui) come lo odia Zaccaria Butrus oggi. La storia della sua conversione all'Islam indica chiaramente che il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah su di lui) non si mostrava come un re; camminava da solo, parlava con la donna anziana riguardo i suoi affari, si accomodava per terra per porgere il cuscino all’ospite, inoltre abitava in una camera priva di mobili tranne che un cuscino. ‘Adiyy che è un testimone nazareno e un uomo di gran rilievo tra gli Arabi disse: “Queste non sono le condizioni in cui vive un re.” La storia racchiude tanti segni della profezia come è menzionato precedentemente.
Al contrario Zaccaria Butrus vuole provare con questo hadith che il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah su di lui) era un re e aspirava alla supremazia sui popoli. Che Allah maledica i mentitori.
Cari lettori, l’Islam non ha mai allettato qualcuno con promesse di ricchezza terrena o usato la predizione di avvenimenti futuri per incentivare le persone a convertirsi. Questo fatto non è mai stato annunciato dal Profeta (la pace e le benedizioni di Allah su di lui) né esiste nella giurisprudenza islamica.
Cerchiamo di semplificare il hadith per chiarire questo fatto. Le condizioni del compromesso di bay'at al-aqaba [4] tra il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah su di lui) e gli ausiliari medinesi [5] erano: obbedire agli ordini del Profeta; spendere il proprio denaro nella povertà e nella ricchezza; ordinare le buone consuetudini; proibire ciò che è riprovevole; divulgare la parola di Allah senza temere nessuno; di assistere il Profeta a Medina e di proteggerlo come si protegge la propria famiglia.
Quando gli hanno chiesto quale ne sarà la ricompensa dicendo: “Cosa otterremo, Messaggero di Allah, se lo faremo?” Egli rispose: "Otterrete il paradiso".
Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah su di lui) era convinto che Allah avesse realizzato tutte le promesse, come la conquista della Persia e che la capitale del mondo islamico sarebbe stata ubicata nella zona di Ash-Shan (area geografica che comprende Giordania, Libano, Siria e Palestina) ma egli non ha mai concordato con gli Ansari (compagni medinesi) una ricompensa materiale, rivolgendo le anime ad Allah.
A Mecca dove vigevano la debolezza, l'avvilimento, la scarsezza di musulmani, la mancanza di approvvigionamenti, dove regnava un clima di miscredenza, dove vi erano arabi che avevano persino abbracciato l’ateismo, e insistevano sulla corruzione e il traviamento della gente spendendo le proprie risorse economiche per ostacolare la diffusione del messaggio islamico, in questo clima di perdizione il messaggio islamico si focalizzava soprattutto sul Giorno del Giudizio e quello che comporta come il paradiso e l'inferno; era questo che caratterizzava il Corano rivelato alla Mecca al tempo.
La predicazione fu basata sull'incoraggiamento e l'ammonimento parlando dell'ultimo giorno, cercando di legare i cuori al Signore, sperando nella Sua misericordia, temendo il Suo castigo e cercando di spingere l’uomo a sforzarsi al massimo per evitare il castigo e per conquistare la ricompensa vedendo la vita terrena solo come mezzo per arrivare all'aldilà. Non fu affatto promessa una ricompensa terrena tale quale i tesori di Cosroe o di Cesare, bensì Allah dice ciò che può essere tradotto come: “Di': “Ad una sola [cosa] vi esorto: state ritti per Allah, a coppie o singolarmente e riflettete: non c'è alcun demone nel vostro compagno, egli per voi non è altro che un ammonitore che precede un severo castigo”. (tsc- Corano, XXXIV, Sura Saba, versetti 46-47)
Lo stesso Profeta (la pace e le benedizioni di Allah su di lui) è stato istruito su questo principio, poiché Allah l’Altissimo gli ha rivelato ciò che può essere tradotto come: “Sia che ti facessimo vedere una parte di ciò con cui li minacciamo, sia che ti facessimo morire prima, è comunque verso di noi che ritorneranno, quindi Allah sarà testimone di quello che avranno fatto.” (tsc- Corano, Sura X, Yûnus, Giona, versetto 46) e “Sia che ti mostriamo ciò che promettiamo loro, sia che ti facciamo morire prima, a te incombe il comunicare, a noi la resa dei conti.” (tsc- Corano, Sura XIII, Ar-Ra'd, Il Tuono, versetto 40).
Così gli animi si sforzarono di agire rettamente facendo il possibile nella vita terrestre per ottenere quel che è presso Allah, ed Egli ha descritto i loro stati con quel che può essere tradotto come: “[...] inchinarsi e prosternarsi, bramando la grazia di Allah e il suo compiacimento.” (tsc- Corano, Sura XLVIII, Al-Fath, La Vittoria, versetto 29). “[...]inchinarsi e prosternarsi[…]” è una descrizione della loro apparenza esteriore mentre “[…]bramando la grazia di Allah e il suo compiacimento[…]” è una descrizione delle loro aspirazioni. Il contesto desta l'impressione che questo connubio è inseparabile.
L'autore di Al-Dhilal (che Allah abbia pietà per lui) dice: “Chi medita sui versetti riguardanti i giudizi del libro di Allah, vedrà l'insistenza del testo coranico di ricordare l'aldilà nel contesto degli ordini e delle proibizione sia direttamente o indirettamente (significato dei segni, il contenuto implicito, la consequenza, il significato della disobbedienza… ecc). Come ad esempio, Allah l’Altissimo dice ciò che può essere tradotto come: “Guai ai frodatori, che quando comprano esigono colma la misura, ma quando sono loro a misurare o a pesare, truffano. non pensano che saranno resuscitati, in un giorno terribile, il giorno in cui le genti saranno ritte davanti al signore dei mondi?” (tsc- Sura LXXXIII, Al-Mutaffifîn, I Frodatori, versetti 1 - 6).
Si mediti come viene l'ordine di non frodare nella vendita, pesando in modo scorretto deliberatamente. Ma non voglio togliere lo splendore del testo con le mie parole.
Allah L’Altissimo dice quello che può essere tradotto come: “Percorretela in lungo e in largo, e mangiate della sua provvidenza. verso di lui è la resurrezione.” (tsc- Sura XLVII, Muhammad, versetto 15). È l’ordine di cercare i mezzi di sussistenza, ma anche un promemoria del Giorno della Resurrezione quando Allah ci chiederà a riguardo del nostro denaro, da dove l’abbiamo ricavato e in che cosa lo abbiamo speso.
Leggi i versetti in sura Al-Baqara, La Giovenca, noterai che contengono nomi ed attributi di Allah Il Potente: Allah l’Altissimo dice quel che può essere tradotto come:
“In verità Allah è Colui che ascolta e Colui che conosce.” (tsc- Corano, Sura II, Sura Al-Baqara, La Giovenca, versetto 227);
“In verità Allah è consapevole di ogni cosa.” (tsc- Corano, Sura II, Sura Al-Baqara, La Giovenca, versetto 231);
“Allah è ben informato di quello che fate.” (tsc- Corano, Sura II, Sura Al-Baqara, La Giovenca, versetto 234);
“In verità Egli osserva quello che fate.” (tsc- Corano, Sura II, Sura Al-Baqara, La Giovenca, versetto 233) e “osserva tutto quello che fate.” (tsc- Corano, Sura II, Sura Al-Baqara, La Giovenca, versetto 110). Senza dubbio, è un'evocazione della ricompensa e del castigo.
Questo è lo stile del Sublime Corano nella presentazione delle questioni di giurisprudenza islamica ai suoi seguaci. Uno stile privo di qualsiasi seduzione mondana, ma solo della speranza della ricompensa preparata da Allah per i fedeli e nella speranza di riuscire ad evitare il castigo con il quale Allah ha minacciato i disobbedienti. Questo metodo è quello su cui furono istruiti i compagni (che Allah si soddisfatto di loro) ed il Profeta (pace e benedizione su di lui).
La da'wa non si è mai basata su uno scambio materiale. Il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) non è mai stato un re né ha mai bramato ad un regno, anzi era un servo di Allah, abitava in camere costruite da argilla e soffitti di rami di palma che si potevano afferrare con le mani, si sdraiava sulla terra e passava più di un giorno senza trovare qualcosa da mangiare.
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[1] Al-Hira: una città nel'Iraq
[2] rara setta religiosa basata su origini ebreo-cristiane (ndt)
[3] bottino di guerra. (ndt)
[4] impegno di lealtà stipulato tra il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) e Al-Ansar (ndt)
[5] abitanti di Medina.
[6] tsc= traduzione del significato del corano. Questa è la traduzione del significato concordato fino adesso del versetto indicato nella sura. La lettura della traduzione del significato del Corano, con qualsiasi lingua, non può sostituire mai la sua lettura in lingua araba; poiché questa è la lingua in cui è stato rivelato.