L’amabilità del Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) e le Coccole con le proprie Mogli
Si conosce molto della vita del Profeta Muhammad (la pace e le benedizioni siano su di lui) nel campo della fede, dell’educazione, della politica così come in campo militare o economico, ma poco è stato scritto o pubblicato sulla sua vita privata nonché sul rapporto con le proprie mogli.
Studiando approfonditamente la biografia del Messaggero (la pace e le benedizioni siano su di lui) nel campo delle relazioni familiari si trovano molti esempi di cui si ha disperatamente bisogno ai tempi nostri. Queste dimostrazioni, se applicate, contribuirebbero molto alla stabilità delle nostre famiglie e al consolidamento dei rapporti coniugali. In questo articolo si offrono alcuni esempi su come il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) prendeva in considerazione i sentimenti delle proprie mogli, come le apprezzava e amava.
‘Aisha (che Allah si compiaccia di lei) chiese al Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui): "Come è il tuo amore per me?" Egli le rispose: "Come il nodo di una corda." Allora gli chiese: "E com’è il nodo?" Egli le rispose: "Nello stesso stato." Con ciò intendeva che il suo amore per lei non si era alterato: era come un nodo fissato nel suo cuore. Si possono immaginare i sentimenti della madre dei credenti ‘Aisha e la sua felicità dopo aver udito le parole del Messaggero che descrive in tal modo il suo amore per lei, anche se ella era già al corrente di essere la favorita tra tutte le altre mogli.
Chiamare la propria moglie col nome che ella più ama, con un vezzeggiativo o con un nome che suona in modo dolce, è un modo per coccolare ed essere affabile con la propria moglie. Il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) chiamava sua moglie ‘Aisha ‘Aisha: "O Aish, o Aish, questo è l’arcangelo Gabriele che ti manda il saluto da Dio." Approvato da Al-Bukhari e Muslim. Il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) la chiamava anche: "Homayraa’", forma diminutiva di "hamraa’" che, secondo Ibn Kathir in (Al nihaya, “la fine”), significa la donna con la pelle bianca. Mentre, Al Dhahaby disse che "hamraa’" nella lingua del popolo di Hijaz indica la donna bianca che arrossisce, una caratteristica rara nella penisola araba.
Quindi il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) trattava con dolcezza sua moglie ‘Aisha e la denominava con nomignoli carini. L’Imam Muslim riporta nel suo Sahih un hadith di ‘Aisha sul digiuno: “Il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) soleva baciare una delle sue mogli mentre digiunava.” Poi rideva (che Allah si compiaccia di lei).
In un altro hadith, ‘Aisha raccontò che il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) “citò una parola che sostanzialmente significa che il migliore dei credenti è il più garbato e gentile con la propria famiglia.”
Questi ahadith dimostrano come il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) si prendesse cura delle proprie mogli e trattasse bene ‘Aisha (che Allah si compiaccia di lei).
Un modo per coccolare e trattare con dolcezza la propria moglie è il darle da mangiare. Il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) disse: "Qualunque cosa tu spenda per la tua famiglia è considerato un atto di carità, anche un boccone messo in bocca a tua moglie". Perfino, il cibo che metti in bocca a tua moglie ovvero imboccarla viene considerato una carità, non solo un atto di amore e di cooperazione per la propria moglie, ma anche carità che Allah il Potente e l'Altissimo ricompenserà.
Come abbiamo visto, uno dei modi più semplici per mostrare gentilezza con la propria moglie, è semplicemente il darle da mangiare. E che dolce e positivo effetto a livello emotivo questo avrà su di lei! Un atto così semplice e che non costa nulla. Anzi, il fatto di voler seguire il buon modello offerto dal Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui), merita la ricompensa di Allah; la buona cooperazione e l’autocostruzione dal momento che la gentilezza, la dolcezza e le coccole sono delle cose di cui sei religiosamente incaricato, perché conducono all’armonia coniugale.
È tipico della natura virile un certo modo di esternare i propri sentimenti sicuramente diverso da quello femminile. Quando una donna vuole esprimere i propri sentimenti, dice frasi del tipo: “Ti amo”; “Mi manchi”; “Ho bisogno di te” e così via. Difatti la donna ripete frequentemente queste frasi al proprio marito. L’uomo, invece, esprime i propri sentimenti con i fatti e con le azioni, e raramente con le parole. Se un uomo volesse dire alla propria moglie “Ti amo”, molto probabilmente le comprerebbe qualche cosa che le piace, oppure porterebbe a casa del cibo, delle bibite o un oggetto d’arredamento. Secondo l’uomo, ciò è un’espressione d’amore.
Questo aspetto distaccato della natura dell’uomo è superato dal Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) che esprimeva verbalmente il suo amore e affetto per ‘Aisha (che Allah si compiaccia di lei). Ciò significa che la trattava gentilmente, la coccolava e faceva sentire alla propria moglie ciò che desiderava sentire dal suo amato marito. È proprio uno dei momenti più alti in una relazione coniugale. Ibn-‘Asaker narrò che ‘Aisha (che Allah si compiaccia di lei) disse che il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) le disse: "Non mi importa della morte, dopo aver saputo che sarai tu mia moglie nel Paradiso." Immaginate come saranno le emozioni di ‘Aisha dopo aver sentito queste parole che le trasmettono sicurezza, pace e amore nella vita terrena e nell’aldilà.
Al-‘As ibn-Al-Rabi’, il marito di Zaynab, la figlia del Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui), lascia La Mecca per sfuggire all’Islam. Zaynab gli scrive chiedendogli di tornare ed abbracciare l’Islam. Allora, egli le rispose con un messaggio di cui ne riportiamo una parte: "Giuro che non considero tuo padre un offensore e niente è più piacevole per me che imboccare la stessa via con te, amore mio, ma mi rincresce che ti si dica che tuo marito abbia deluso la sua gente. Potresti considerare questo e scusarmi?" Si capisce chiaramente nella lettera quanto Al-‘As amasse Zaynab visto che vorrebbe stare ancora con lei nella stessa via, qualunque essa sia. Inoltre, non accettava il fatto che la gente avesse sparlato di lei. Infine, le chiede di capirlo e perdonarlo. Ed è proprio per questo amore che Zaynab andò da lui e ritornò con lui musulmano.
Alcuni scrittori hanno fornito degli esempi di rispetto per la donna in occidente con il marito che apre la portiera della macchina alla propria moglie. Nonostante ciò, mediante uno sguardo più maturo e profondo, si possono vedere molti altri casi di mancanza di rispetto verso la donna in occidente. Nella cultura islamica il rapporto fra uomo e donna non è concepito come un conflitto, bensì come complementarietà. Perciò il rispetto reciproco fra le due parti è un dovere.
Il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui), è il miglior esempio in materia. Una volta, durante il suo i’tikàf degli ultimi dieci giorno di Ramadan, sua moglie Safiya andò a trovarlo e gli parlò per un’ora, poi si alzò per andare via. Il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) l’accompagnò fino alla porta per salutarla. In un’altra narrazione, le disse: "Non ti affrettare ad andare, vengo con te”.
Ci auguriamo che regni il rispetto tra i coniugi; perché il rispetto è la chiave segreta dell’amore duraturo e della stabilità familiare.
Quanto sarebbe piacevole la vita coniugale se gli sposi si trattassero seguendo lo spirito degli insegnamenti profetici sopracitati! Abbiamo veramente bisogno di andare a consultare le pagine della storia islamica e quella profetica per scoprire le più belle teorie delle arti della vita coniugale!