Il rivolgersi alla Qibla
Quando sta per compiere l’orazione, il musulmano deve rivolgere il corpo verso la qiblah, cioè la ka’ba, nel cuore deve avere la niyyah (intenzione) di compiere una determinata preghiera sia che sia obbligatoria o supererogatoria. L’intenzione ha sede nel cuore: non è lecito pronunciarla ad alta voce, anzi pronunciarla è una bidaa (eresia), visto che né il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah ta’ala siano su di lui) né i suoi compagni (che Allah sia soddisfatto di loro) la pronunciarono mai (la niyyah).
Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah ta’ala siano su di lui) prendeva una partizione davanti alla quale pregava sia da imàm che da solo. Rivolgersi alla qiblah è una delle condizioni della preghiera, salvo casi eccezionali, come è indicato nei libri dei sapienti in scienza islamica.
Next article